DAD E PROBLEMATICHE: UNA FAMIGLIA SU 3 E’ IN DIFFICOLTA’

Secondo una ricerca Unicef-Università Cattolica del Sacro Cuore, una famiglia su tre non ha potuto sostenere adeguatamente l’apprendimento a distanza dei ragazzi.
Il 27% delle famiglie non aveva tecnologie adeguate e il 30% dei genitori non ha avuto tempo a sufficienza per aiutare i figli. Il 6% dei ragazzi non ha potuto accedere per problemi di connessione o mancanza di dispositivi. Il 46% delle famiglie ha ricevuto dispositivi digitali dalle scuole e solo una su 4 un abbonamento a internet.

La DAD (Didattica A Distanza) è la soluzione adottata in Italia per consentire agli studenti di ogni grado di continuare i propri studi durante la pandemia da Coronavirus. Nonostante questa modalità di fare scuola stia funzionando ormai da un anno, di certo non mancano alcune problematiche.

Gli ostacoli principali sono stati la mancanza di una connessione internet stabile o di dispositivi digitali in quantità, o qualità, sufficiente a garantire il corretto svolgimento delle lezioni. 

La ricerca è stata svolta su un campione di 1.028 famiglie sparse per tutta l’Italia. I dati raccolti hanno mostrato come il 27% non era in possesso delle tecnologie adeguate per consentire un corretto svolgimento delle lezioni online. Computer obsoleti e privi dei dispositivi necessari alla DAD (come la webcam) e connessioni instabili hanno reso la didattica impossibile a molti ragazzi, impossibilitati dal seguire le lezioni quotidiane e persino di svolgere esami e compiti in classe.

Le diseguaglianze sociali

Problemi di questo genere sono molto importanti dal punto di vista sociale: “Non possiamo sottovalutare le disuguaglianze che esistono anche tra le famiglie con connessione a internet, né possiamo ignorare i bambini, anche se pochi, che hanno abbandonato la scuola con il passaggio alla didattica a distanza”, ha dichiarato Giovanna Mascheroni, docente di Sociologia dei media all’Università Cattolica.

Sempre secondo la ricerca, nonostante il governo italiano abbia fornito delle risorse per sostenere la didattica a distanza durante il lockdown, solamente il 46% delle famiglie intervistate ha ricevuto dei nuovi dispositivi digitali forniti dagli istituti scolastici frequentati dai loro figli. Per quanto riguarda la connessione a internet solo 1 famiglia su 4 ha ricevuto un abbonamento internet per lo svolgimento delle lezioni online.

Inoltre, occorre tenere conto dei problemi incontrati dalle famiglie numerose: come sottolineato dal responsabile della ricerca su bambini e internet di Unicef “le famiglie più numerose hanno incontrato difficoltà a tenere il passo con la crescente domanda di dispositivi per ognuno dei loro bambini che frequenta la scuola.”

Iniziative a supporto

Per rimediare ai problemi di diseguaglianza sono state attivate una serie di iniziative. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato, il 2 novembre 2020, il decreto che assegna alle scuole gli 85 milioni di euro per la didattica digitale integrata stanziati dal ‘Decreto Ristori’. I fondi serviranno per l’acquisto di dispositivi digitali e strumenti per le connessioni da fornire in comodato d’uso alle studentesse e agli studenti meno abbienti anche per poter fruire della didattica a distanza.

Un altro esempio di aiuto agli studenti viene dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca, con l’iniziativa SIM4STUDENTS. Gli studenti Unimib hanno potuto richiedere fra ottobre e dicembre 2020 un kit comprendente una SIM card con un piano da 60GB al mese, attiva per 12 mesi, e un dispositivo router WiFi. L’iniziativa permette agli studenti di avere una connessione ad internet gratuita durante l’emergenza Covid. Per saperne di più sulle iniziative dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, leggi il nostro articolo a riguardo.

Fonti:

Unicef, Ansa

DAD E PROBLEMATICHE: UNA FAMIGLIA SU 3 E’ IN DIFFICOLTA’
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