RITORNO DELLA BOCCIATURA: IL VIA LIBERA DEL MINISTERO

La bocciatura

Nella vita di tutti gli studenti che faticano a mantenere costante il proprio impegno scolastico aleggia da sempre minaccioso il più severo dei provvedimenti: la bocciatura.

Sebbene essa possa risultare terribile agli occhi di un adolescente, la maggior parte delle volte la bocciatura oltre che essere necessaria può rivelarsi anche estremamente funzionale. Spesso infatti un totale cambio di ambiente e la ripetizione di un anno scolastico possono sortire effetti “miracolosi” sul rendimento scolastico di uno studente delle scuole superiori. Parlo per esperienza personale: senza questa esperienza, molto probabilmente, non sarei nemmeno riuscito ad iscrivermi all’Università.

Il primo anno di DAD e la sospensione delle bocciature

Ci sono però casi straordinari in cui la bocciatura potrebbe essere ingiusta, dannosa, e per questo non viene applicata: è il caso dell’anno scolastico 2019-2020.

Il MIUR ha infatti emanato alcune direttive per regolamentare la bocciatura durante il primo anno di didattica a distanza. Il cambiamento radicale che la scuola ha dovuto fare per fronteggiare la pandemia di coronavirus ha portato numerosissime difficoltà, di cui abbiamo spesso parlato negli articoli del nostro blog.

Dati i problemi di natura tecnologica, come la mancanza di dispositivi o di connessioni stabili, e l’impatto psicologico che la DAD ha avuto sugli studenti, il Ministero dell’Istruzione ha deciso di “sospendere” le bocciature per un anno. Per meglio dire, le bocciature non sono state completamente sospese, ma applicate soltanto in casi estremi, come provvedimenti disciplinari estremamente gravi o la non frequentazione delle lezioni da parte degli studenti per tutto l’anno scolastico.

Per quanto riguarda le gravi insufficienze, il MIUR ha deciso di adottare una metodologia di recupero l’anno seguente: chi ha giugno si è ritrovato con un voto inferiore al 6 è stato promosso all’anno successivo, con l’obbligo di recuperare durante il nuovo anno scolastico.

Anno scolastico 2020-2021: tornano le bocciature

E’ degli ultimi giorni la notizia del ritorno in vigore della bocciatura: il Ministero ha dato il via libera, sostenendo che, grazie ai sostegni rilasciati dal governo, tutti gli studenti hanno ora i dispositivi necessari per seguire normalmente le lezioni a distanza. Secondo il MIUR le diseguaglianze fra studenti (tecnologicamente parlando) sarebbero state piallate dal piano di sostegni attuato dal governo. Inoltre, dopo ormai un anno di DAD, istituti e studenti dovrebbero essere ormai ben organizzati e abituati alla nuova modalità di didattica: non ci sarebbe dunque ragione di sospendere le bocciature anche per quest’anno scolastico.

Pro e contro: il ritorno delle bocciature divide l’opinione pubblica

Da un lato, i sostenitori del rientro in vigore della bocciatura ritengono che la situazione attuale non sia assolutamente paragonabile a quella di inizio pandemia:
Secondo il Ministro Bianchi, scrive Il Corriere della Sera, quest’anno non si può paragonare allo scorso quando è stata decisa la promozione per tutti: la Dad dall’autunno è stata regolata addirittura nell’integrazione del contratto degli insegnanti. Sono stati distribuiti pc e tablet, attribuiti alle scuole fondi per internet.

L’unica deroga prevista potrà essere quella che  riguarda il numero di giorni di frequenza, come già previsto per l’ammissione alla maturità. Gli studenti che non siano riusciti a seguire le lezioni a distanza a causa di difficoltà di connessione o più in generale per problemi legati al Covid potranno comunque essere ammessi alla classe successiva in presenza di sufficienze. [1]

Tuttavia, rimangono molte le voci che si battono contro alla reintroduzione della bocciatura, portando la disparità come motivazione principale: Andrea Morniroli, educatore membro del coordinamento del Forum disuguaglianze e diversità, ritiene che reinserire le bocciature rischia di «certificare le disparità».

«È vero che ci siamo arrivati più preparati. Ma non è che un bambino che l’anno scorso non aveva una stanza tutta per sé per fare la Dad quest’anno ce l’aveva».

Inoltre, un conto sono le bocciature alle superiori, un conto quelle alle elementari e alle medie.
«Bocciare alle scuole primarie e secondarie di primo grado in una situazione del genere è criminale», sottolinea l’educatore, visti anche gli effetti che ha avuto la Dad sulla psicologia e sulla socialità dei bambini. «Per quanto riguarda le superiori, se non vogliamo fare in modo che siano tutti promossi, allora teniamo conto di quanto è successo senza sottovalutarlo e interveniamo il prima possibile». [2]

Patrizia Cocchi, dirigente scolastico del Vittorio Veneto di Milano, ha esposto un’idea condivisa da numerosi colleghi: 

“Con le lezioni a distanza, se si dovesse rimanere così sino a maggio, la valutazione è in molti casi impossibile, si possono valutare le competenze ma non le conoscenze. Certamente, far passare per due anni di seguito studenti impreparati non ha senso. Forse si potrebbe rimandare lo scrutinio a ottobre 2021, dopo un paio di mesi di recupero, e a quel punto decidere chi passa e chi no”. [3]

Quel che è certo, almeno per adesso, è che le bocciature torneranno in auge, a meno che le proteste di alcuni non inducano il MIUR a cambiare questa decisione.

Fonti

1. Orizzonte scuola.it: “Studenti possono essere bocciati anche con la Dad: via libera dal Ministero

2. Open: Scuola, Bianchi tiene il punto sulle bocciature dopo l’anno in Dad. L’educatore: «Farlo certifica le disparità. Si parli dei recuperi»

3. Scuola e didattica a distanza: si può bocciare quest’anno? La risposta e i dubbi dei presidi

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