IL RUOLO ASSUNTO DALLE BIG TECH NELLA DIDATTICA A DISTANZA, LE PIATTAFORME SVILUPPATE E LE TECNOLOGIE FUTURE

Indice

INTRODUZIONE

1.UN ANNO DI DAD

La pandemia da COVID-19 ha portato i sistemi educativi di tutto il mondo ad interrompersi dai quotidiani metodi di istruzione, colpendo circa 1,6 miliardi di studenti in più di 190 paesi in tutti i continenti. La chiusura di scuole e di tutti gli ambienti di apprendimento ha avuto un impatto sul 94% della popolazione studentesca mondiale, e fino al 99% nei paesi con reddito pro capite medio-basso.

La crisi sta rilevando maggiormente le differenze educative presenti già da prima della pandemia, e sta riducendo le opportunità per molti dei bambini, giovani e adulti più vulnerabili – coloro che vivono in aree povere o rurali, ragazze, rifugiati, persone con disabilità e sfollati – a continuare il loro apprendimento. Le riduzioni di apprendimento rischiano di estendersi oltre questa generazione e di annullare il progresso degli ultimi decenni, tra cui il sostegno dell’accesso e della salvaguardia all’istruzione delle ragazze e delle giovani donne. All’incirca 23,8 milioni di bambini e giovani in più potrebbero abbandonare o non avere accesso alla scuola il prossimo anno a causa del solo impatto economico della pandemia.

Andare a scuola è il miglior strumento di politica pubblica disponibile per aumentare le competenze, ed il tempo trascorso a scuola può essere divertente e aumentare le abilità sociali e la consapevolezza sociale. Anche un periodo relativamente breve di tempo scolastico perso può avere conseguenze per lo sviluppo delle competenze. Ma possiamo stimare quanto l’interruzione della scuola dovuta a COVID-19 influenzerà l’apprendimento? Non molto precisamente, dato che siamo in un nuovo mondo, ma possiamo usare altri studi per ottenere un ordine di grandezza approssimativo.

L’istruzione durante l’ultimo anno trascorso è stata tutto quello che non ci saremmo mai aspettati di affrontare. Il coronavirus ha obbligato lo spostamento di tutte le attività scolastiche sulla rete internet. Questa situazione ha fatto sì che tutti i membri del mondo scolastico venissero messi di fronte ad un modus operandi completamente nuovo. Molti insegnanti, non avendo familiarità con le pratiche di insegnamento online si sono sentiti come se fossero minacciati da questo nuovo modo di insegnare. 

La tecnologia fornisce a insegnanti e studenti la possibilità di accedere a contenuti specializzati che vanno ben oltre i classici libri di testo, in più formati e in modi che possono riempire tempo e spazio, ma la mancanza di accesso alla tecnologia o una buona connettività Internet si presentano come degli ostacoli all’apprendimento permanente, soprattutto per gli studenti provenienti da famiglie svantaggiate. Proprio per questo, è molto semplice trovare studenti che non hanno computer e famiglie che non hanno una connessione Internet sufficiente per consentire a tutti di connettersi.

La chiusura delle scuole ha un impatto negativo sui risultati dell’apprendimento degli studenti.

La scuola fornisce l’apprendimento fondamentale e quando le scuole sono costrette a chiudere, gli studenti di tutte le età sono privati ​​delle opportunità di crescita e sviluppo. Gli svantaggi sono incongrui per gli studenti che purtroppo tendono ad avere meno opportunità educative al di fuori della scuola. Con la chiusura delle scuole, ai genitori è stato richiesto di facilitare quanto più possibile l’apprendimento dei propri figli da casa ed i genitori hanno dovuto, in alcuni casi, lottare per svolgere questo compito. Tutto ciò è particolarmente vero soprattutto per i genitori con istruzione e risorse economiche limitate. 

Gli studenti acquisiscono l’alfabetizzazione più in maniera più lenta durante la chiusura delle scuole rispetto ad un anno accademico normale con le scuole aperte. Negli Stati Uniti è stato svolto uno studio che ha stimato come il tasso di aumento della capacità di lettura nei bambini della scuola materna rallenta del 66% durante la chiusura delle scuole rispetto alla presenza in classe.

Il blocco globale causato dalla pandemia ha imposto una modalità di vita, lavoro e scuola di vera crisi, qualcosa per cui né gli individui né le istituzioni erano molto preparati. Non è chiaro quando e come andrà a finire. Si è diffusa la sensazione che l’educazione debba adattarsi a una “nuova normalità”, dovremmo dare uno sguardo critico a ciò che significa realmente “nuova normalità”.

Molti avranno valide preoccupazioni sulla direzione che sta prendendo l’educazione al cambiamento. Le Big Tech si sono posizionate come salvatori fornendo servizi pronti ad affrontare l’emergenza attraverso i propri prodotti. La ricerca ha già dimostrato che il semplice accesso alle tecnologie non è necessario a risolvere il problema dell’istruzione. Una cresente generazione di dati granulari continua a minacciare la privacy personale attraverso la creazione di profili.

Ma è essenziale che il nostro pensiero non sia interamente dominato dalle paure sulla privacy, che potrebbe portarci ad inibire il processo decisionale efficace per le sfide che la pandemia ci sta presentando e sui cambiamenti positivi che possono essere apportati.

1.1 I PROBLEMI DIFFUSI DELLA RETE INTERNET

La connessione ad Internet è fondamentale per lavorare e imparare con successo da casa. Con la diffusione del COVID-19 in tutto il mondo, l’uso di soluzioni come videoconferenza e strumenti di collaborazione online è salito vertiginosamente, ma ciò ha portato con sé tutti i problemi legati alla velocità di connessione.

Uno dei maggiori ostacoli per quanto riguarda l’apprendimento online è la mancanza di connessioni Internet forti e stabili, poiché quelle generalmente utilizzate nelle case hanno una larghezza di banda ridotta.

Il solo processo di accesso a una classe diventa un processo complicato sia per studenti che per insegnanti.

Oltre all’e-learning e le piattaforme di collaborazione online sono cresciute notevolmente insieme alle soluzioni per il tempo libero online, come i videogiochi e lo streaming video. Queste nuove abitudini hanno evidenziato il ruolo fondamentale di Internet. Di conseguenza, il volume del traffico Internet è cresciuto di circa il 40%, a volte con una diminuzione delle prestazioni della rete, mettendo in discussione la resistenza di Internet stessa.

Con una connessione Internet difettosa o assente, i lavoratori non sarebbero in grado di comunicare con i propri colleghi o clienti e gli studenti non sarebbero in grado di collegarsi alle lezioni online.

I problemi di Internet più comuni che le persone hanno riscontrato includono la perdita di Internet o di dati durante una lezione online, l’impossibilità di caricare o scaricare materiali, audio o video durante una lezione, lentezza della connessione Internet alcune stanze della casa.

L’impatto dell’epidemia del COVID-19 sull’ecosistema Internet è stato immediatamente misurato dagli Internet Service Provider, i fornitori di contenuti ed imprese specializzate, e pubblicato sotto forma di rapporti, notizie e post su diversi blog. SimilarWeb, una società che fornisce servizi di analisi dei dati web per le imprese, ha mostrato come le abitudini delle persone siano cambiate durante l’epidemia, con alcuni settori come i viaggi, gli hotel e gli autonoleggi che hanno assistito a una grande riduzione degli accessi mentre altri come e-commerce, consegna di cibo e social network hanno aumentato la loro popolarità. 

In questo periodo Microsoft ha registrato un aumento del 755% nell’utilizzo dei suoi servizi cloud, mentre YouTube e Netflix sono stati costretti a ridurre la qualità dello streaming in Europa per evitare il sovraccarico sulla rete. CloudFlare e Fastly, due delle più grandi reti di distribuzione di contenuti al mondo, hanno segnalato un aumento del 20-40% del traffico giornaliero dall’Italia, con prestazioni in qualche modo ridotte. Vodafone ha affermato che l’utilizzo della banda larga fissa è aumentato di oltre il 50% in Italia e Spagna, con un aumento del 100% del traffico a monte e del 44% per quello a valle. Anche i punti di scambio Internet europei hanno misurato un aumento del traffico nell’ordine del 10-40%. Comcast, uno dei maggiori operatori statunitensi, ha segnalato un aumento del 32% nella crescita del traffico a monte e del 18% nella crescita del traffico a valle. 

2. IL RUOLO ASSUNTO DALLE BIG TECH

La pandemia ha accelerato in maniera esponenziale i cambiamenti che stavano già avvenendo in tutta la società, dall’apprendimento remoto e dal lavoro alla sanità elettronica, alle catene di approvvigionamento e alla logistica, al benessere e molto altro. Le grandi aziende tecnologiche non hanno esitato a sfruttare al meglio la crisi.

Con lo spostamento di tutte le attività scolastiche sulla rete internet, le grandi aziende tecnologiche si sono mosse per mettere a disposizione di docenti e studenti le migliori piattaforme. 

Prima della pandemia, l’industria tecnologica cercava costantemente di dimostrare la sua indispensabilità al mondo. Ai suoi dirigenti piaceva descrivere le loro aziende come “servizi di pubblica utilità”.

Negli ultimi anni, però, la nostra attrazione verso queste creazioni ha cominciato ad aumentare a dismisura. In molti sono arrivati a vederli come sorgenti di disinformazione, indignazione e manipolazione e hanno notato che le aziende più redditizie della storia umana non hanno sempre vissuto secondo l’idealismo dei loro slogan.

Nella situazione storica in cui ci troviamo oggi è nata un’opportunità per le società tecnologiche di affermare il loro vecchio senso di scopo. Nel bel mezzo della pandemia, Google Meet è diventato un sistema indispensabile per la scuola a distanza. Amazon Fresh ha reso possibile fare la spesa senza sfidare il supermercato. Microsoft Teams ha permesso alle aziende di mantenere attiva la propria attività anche a distanza.

2.1 GOOGLE

Google, la società di Mountain View, non poteva di certo mancare all’appello delle società che hanno messo a disposizione di tutti gli utenti software utili ad affrontare il lockdown.

Per andare incontro agli utenti, ed in particolare in questo caso a docenti e studenti, Google ha ripreso in mano il progetto di Google Classroom che aveva lanciato nel 2014. 

Google Classroom dopo averlo annunciato nel maggio del 2014, è stato rilasciato in anteprima per utenti selezionati. È stato inizialmente pensato per coloro che aderivano al programma G Suite for Education. Inizialmente, anche dopo il rilascio ufficiale, l’app era collegata agli aderenti alla G Suite a pagamento. Questa strategia è durata circa tre anni: nel 2017 il servizio è stato reso disponibile a tutti gli utenti con account Google, dando possibilità anche ai non iscritti a G Suite di partecipare alle lezioni o a crearne di nuove. 
Oggi Classroom, offre una piena compatibilità con Google Drive per l’archiviazione e l’invio dei documenti, con Gmail per le comunicazioni, con Calendar per gestire scadenze e avvisi e con i vari programmi di gestione e creazione di file come Google Documenti.

Google Classroom è un servizio web gratuito sviluppato da Google per le scuole che mira a semplificare la creazione, la distribuzione e la valutazione dei compiti. L’obiettivo principale di Google Classroom è semplificare il processo di condivisione dei file tra insegnanti e studenti. Infatti, il software permette agli insegnanti di creare un’aula online in cui possono gestire tutti i documenti di cui i loro studenti hanno bisogno. I documenti vengono archiviati su Google Drive e possono essere modificati nelle app di Drive, come Google Documenti, Fogli e così via. Ma ciò che distingue Google Classroom da quello che offre Google Drive è l’interfaccia insegnante / studente, che Google ha progettato per il modo in cui insegnanti e studenti pensano e lavorano. Google Classroom è uno strumento di collaborazione gratuito.

All’interno di Google Classroom, studenti e insegnanti possono conversare sui compiti e gli insegnanti possono monitorare i progressi dello studente. Inoltre, Google Classroom è stato utilizzato per facilitare l’interazione di un insegnante con uno o più studenti nel mondo virtuale.

In Google Classroom gli insegnanti possono fornire materiali sull’argomento che viene insegnato e pubblicare materiali didattici aggiuntivi, assegnare compiti agli studenti e caricare i voti degli studenti in modo che possano vedere immediatamente i punteggi ottenuti nel corso. 

Google Classroom consente agli studenti di essere indipendenti, coinvolti e motivati ​​proprio perché la maggior parte dei giovani studenti tende ad utilizzare la tecnologia in particolar modo nella vita quotidiana. 

A livello generale Google Classroom non è altro che un programma che facilita la didattica a distanza offrendo una serie di possibilità di condivisione e una totale sinergia con le classiche funzioni del mondo Google. Disponibile gratuitamente già da sei anni era già ampiamente utilizzato da molti docenti, ma il software è diventato il più utilizzato dagli insegnanti in questi tempi di pandemia. Le sue funzioni permettono al docente di assegnare agli studenti esercizi ed esami ed archiviare tutto il materiale didatti in uno spazio condiviso nel quale poter condividere anche immagine, video ed inviare messaggi istantanei. 
Per accedere alla classe online basta un codice univoco agli alunni della propria classe, accessibile solo all’insegnante che ha creato la stanza e agli alunni a cui è stato inviato il codice. 
Gli insegnanti rappresentano il punto centrale all’interno della piattaforma: dalla loro pagina possono gestire le varie classi che hanno creato, con la possibilità di condividere materiali, assegnare compiti e controllare costantemente lo stato in cui si trova ogni studente con il lavoro che gli è stato assegnato. Tramite il calendario è possibile gestire incontri o scadenze. Gli studenti, invece, oltre a partecipare alle attività collettive, hanno numerose possibilità per completare i compiti che gli vengono assegnati dall’insegnante. I compiti possono essere svolti in maniera veloce e intuitiva, con la possibilità per lo studente di poter scegliere quale app utilizzare per svolgerli in base alla richiesta assegnata dal proprio docente.
Il tutto, una volta completato, potrà essere caricato e sarà visualizzato dal docente, che avrà pieno controllo di tutti gli elaborati e delle relative scadenze.

Una parte molto interessante è anche la possibilità per i genitori di poter seguire in qualsiasi momento la classe dei propri figli tramite la funzione, sempre filtrata dagli insegnanti, di avere accesso ad un sistema di e-mail in cui essere aggiornati sullo stato di avanzamento dei compiti, sulle lezioni svolte e su informazioni più generiche relative all’andamento della classe.

Una delle funzioni più apprezzate è sicuramente quella riguardante le valutazioni, con la possibilità per gli insegnanti di poter fornire commenti sui lavori svolti dagli studenti. Una volta che lo studente abbia completato l’elaborato ed inviato, gli insegnanti hanno possibilità di riconsegnarli con note e correzioni che a loro volta permettono agli alunni di correggere gli errori e di capire dove hanno sbagliato. 
Nel sistema tradizionale e con i metodi tradizionali sarebbe difficilmente replicabile un sistema di valutazione e di correzione in tempo reale che permette di seguire in tempo reale l’elaborazione di tutto ciò che si desidera, correggendo sul nascere gli errori e con la possibilità di intervenire durante lo svolgimento. Una possibilità realmente importante ed un aspetto positivo considerando la situazione d’emergenza in cui ci troviamo e che, se sfruttata a dovere, potrebbe far diventare Classroom uno strumento utile anche affiancato alla didattica più tradizionale. 

2.2 APPLE

Apple per aiutare gli studenti e gli insegnanti a superare gli ostacoli dell’apprendimento a distanza ha rilasciato Schoolwork 2.0 per iPad, un aggiornamento del suo software che consente agli insegnanti di gestire compiti e materiale didattico a distanza.

Il caos della pandemia ha aperto la porta alle aziende tecnologiche che sviluppano strumenti di apprendimento a distanza, inclusa Apple.

Il gigante di Cupertino ha lanciato un sito di risorse per l’apprendimento remoto, ha creato una nuova serie di video educativi e ha introdotto sessioni di coaching per dare agli educatori, e ai genitori, suggerimenti sull’insegnamento. Ha anche migliorato le funzioni di collaborazione iCloud per dare sempre più possibilità agli utenti di condividere le cartelle o singoli file e ha aggiunto anche numerose funzionalità alla suite iWork come per esempio la possibilità di poter modificare anche offline i file condivisi.

Come già anticipato prima, Apple ha aggiornato un paio dei suoi strumenti educativi, incluso il rilascio della seconda generazione della sua app Schoolwork. Questo software, presentato due anni fa, consente agli insegnanti di gestire compiti e informazioni, che Apple chiama “Handouts” sul cloud. Gli insegnati attraverso esso possono seguire i progressi degli studenti e condividere i materiali della classe senza essere effettivamente vicini ai loro studenti.

Gli insegnanti hanno sviluppando piani di lezione a distanza, gli studenti si collegano alle lezioni su Zoom e i genitori supervisionano i corsi tra le riunioni di lavoro. Questa nuova dinamica ha messo a dura prova i genitori che lavorano, gli insegnanti non abituati all’apprendimento a distanza e le famiglie che non dispongono di Internet affidabile, portando a quello che alcuni chiamano un potenziale crollo dell’istruzione.

In risposta a questi problemi, Apple ha aggiornato il software utilizzato all’interno delle scuole, come la sua app Classroom, per i momenti in cui gli studenti possono effettivamente tornare a scuola. La tecnologia consente agli insegnanti di avviare contemporaneamente la stessa app su ogni iPad degli studenti o di monitorare ciò che gli studenti stanno facendo sui loro dispositivi.

Apple ha sviluppato Schoolwork 2.0 affinché potesse includere le funzionalità presenti in altre app disponibili per iPad e per velocizzare la navigazione all’interno del software. Sul lato sinistro della piattaforma è stata aggiunta una nuova libreria di categorie con un elenco di fonti, che rende più veloce e semplice la navigazione tra le diverse classi o da accesso allo studente alla propria librearia di bozze e preferiti. Sulla destra ci sono schede con strumenti come promemoria o un riepilogo dei compiti.

L’azienda ha anche riprogettato la visualizzazione dei dettagli dei compiti assegnati su Schoolwork in modo che un insegnante possa vedere rapidamente quale percentuale di studenti ha terminato un compito, quanto tempo ci è voluto e se qualcuno era un outlier. Ciò consente agli insegnanti di identificare rapidamente gli studenti che potrebbero essere rimasti indietro o quelli che trovano il lavoro troppo facile.

Per gli studenti, che ora lavorano tutti da remoto, Apple ha anche aggiunto una nuova funzionalità chiave a Schoolwork: la possibilità per un insegnante di inviare immediatamente un messaggio o chiamare uno studente utilizzando FaceTime. Ciò consente all’insegnante di mettersi rapidamente in contatto con uno studente che potrebbe aver bisogno di ulteriore aiuto. 

2.3 MICROSOFT

Durante il primo lockdown, la prima risposta di Microsoft è stata quella di mettere a disposizione di tutti gli studenti Microsoft Office 365, il grande ventaglio di app più famoso al mondo.

Gli strumenti di Microsoft Office 365 for Education offrono valore a studenti e insegnanti di tutto il mondo e consentono un’esperienza di apprendimento e insegnamento a distanza impagabile. Microsoft offre quotidianamente più risorse gratuite per migliorare l’esperienza di docenti e studenti che utilizzano Office 365. 

L’apprendimento e l’insegnamento a distanza non sarebbero possibili senza la piattaforma di collaborazione e comunicazione di Microsoft chiamata Teams. Essa include tutti gli strumenti essenziali di cui gli insegnanti e gli studenti hanno bisogno per un’esperienza di apprendimento a distanza ottimale. Questo eccezionale strumento di apprendimento a distanza funge da hub per app, discussioni, materiali, contenuti del corso e compiti e aiuta insegnanti e studenti a costruire una classe digitale attiva. Gli insegnanti possono connettersi con altri insegnanti in tutto il mondo per condividere esperienze e approfondimenti. Studenti ed educatori possono creare gruppi (team) per collaborare su progetti e altri lavori relativi ai corsi e connettersi facilmente tra loro. Microsoft Teams si sincronizza perfettamente con altre app di Office 365 for Education, incluso OneNote. Questa funzionalità di sincronizzazione aumenta le capacità di Teams; ad esempio, con OneNote, studenti e insegnanti possono creare taccuini di classe, condividere file come presentazioni e compiti, gli insegnanti possono valutare i test degli studenti, ecc. 

OneNote è essenzialmente un taccuino digitale che consente a insegnanti e studenti di organizzare facilmente il proprio lavoro. Questo strumento di organizzazione della classe funziona come spazio di lavoro personale per studenti e insegnanti in cui possono collaborare per attività e lezioni creative e creare una libreria di contenuti per le dispense. Questa app è progettata per consentire a studenti ed educatori di svolgere al meglio il proprio lavoro. OneNote for Education consente inoltre agli educatori di compilare piani di lezione e materiale del corso in un archivio basato su cloud, che consente loro di organizzare la classe in modo più efficiente e li aiuta a tenere traccia di tutti i materiali relativi al corso, come i compiti.

OneNote non è solo un’app per prendere appunti che consente un’organizzazione efficiente della classe. L’app OneNote inclusa nella suite Office 365 for Education consente inoltre a docenti e studenti di creare schizzi e diagrammi, prendere appunti scritti a mano, produrre video e illustrazioni e altro ancora con la funzionalità dell’inchiostro digitale. OneNote include anche la potente funzionalità di ricerca di Office 365, che semplifica notevolmente sia gli studenti che gli insegnanti per trovare i file che desiderano utilizzare.

Una delle novità introdotte da Microsoft per aiutare gli studenti è la versione didattica di Minecraft progettata appositamente per l’aula. La soluzione di apprendimento basata sul gioco funziona come un ambiente digitale immersivo in cui gli studenti possono liberare la loro creatività, apprendere abilità di risoluzione dei problemi e collaborare tra loro. Di recente, Microsoft ha aggiunto una lezione sull’Ora del codice nella piattaforma, che aiuta gli studenti a imparare il codice in modo divertente. Secondo Microsoft, Minecraft for Education viene utilizzato dagli educatori in oltre 115 paesi per insegnare agli studenti scienze, ambiente, pianificazione urbana, geografia, ecc. Gli insegnanti che utilizzano la soluzione di apprendimento riferiscono che aiuta ad aumentare l’interesse degli studenti per l’apprendimento, aumentare la loro fiducia livelli e migliorare le proprie capacità di problem solving.

Un altro strumento ricco di valore della suite Office 365 Education è lo strumento di lettura immersiva. Gli insegnanti possono utilizzare questo strumento per aiutare gli studenti di tutte le età e capacità di apprendimento implementando tecniche che aiutano a migliorare le capacità di lettura e scrittura. Lo strumento gratuito ha anche una potente funzione di riconoscimento ottico dei caratteri che può decifrare il testo di un’immagine, anche quelli scansionati dai libri. Lo strumento di lettura immersiva può anche suddividere le parole in sillabe, modificare la spaziatura del testo e la dimensione del testo, personalizzare il colore di sfondo, leggere il testo ad alta voce, modificare la velocità di lettura, ecc.

Gli insegnanti possono utilizzare l’app Take a Test basata su Microsoft Forms per condurre test e quiz e aiutare gli studenti a lavorare facilmente sui loro compiti. Office 365 for Education include questa funzionalità per supportare l’insegnamento a distanza poiché gli insegnanti non devono stampare e raccogliere documenti di prova. La cosa migliore di questa app è che ha una funzione di test di valutazione che può valutare automaticamente i test che gli studenti inviano.

Microsoft ha messo a disposizione del mondo dell’educazione tutte le proprie abilità per sviluppare i migliori prodotti che potessero far sentire il meno possibile la distanza dalla scuola fisica.

3. TECNOLOGIE FUTURE AL SERVIZIO DELLA DAD

Riuscire a stare di pari passo con le ultime tendenze del mondo dell’eLearning può essere una sfida anche per gli insegnanti più esperti nel mondo delle tecnologie. L’eLearning si sta muovendo sempre più verso approcci più inclusivi e collaborativi. Anche le attuali tendenze dell’educazione digitale si stanno spostando verso formati più coinvolgenti, facendo affidamento su realtà aumentata e realtà virtuale al fine di catturare e mantenere l’interesse degli studenti.

Possiamo intravedere il futuro dell’eLearning nella tecnologia che è già stata sviluppata e implementata fino ad oggi. Queste tecnologie stanno iniziando ad essere esplorate, ma è probabile che non ne abbiamo ancora sfruttato appieno il potenziale. 

Realtà aumenta e virtuale, intelligenza artificiale e sistemi di gestione dell’apprendimento, sono queste le tre macro-tecnologie che potrebbero invadere il mondo dell’istruzione nei prossimi anni.

C’è una certa attrazione intorno alla realtà virtuale nell’istruzione: è uno strumento nuovo ed entusiasmante che potrebbe dare vita a qualsiasi argomento. L’apprendimento attraverso l’esperienza – visitando un sito storico o esplorando un oggetto da tutte le angolazioni – è noto per essere più efficace di stili educativi più passivi. E con la tecnologia AR e VR, questo può diventare una realtà (virtuale). In futuro, queste tecnologie potranno consentire agli studenti di visitare i luoghi che stanno studiando o di tornare indietro nel tempo per scoprire come è stato davvero vivere un periodo della storia. In materie pratiche come la medicina, gli aspiranti chirurghi saranno in grado di praticare virtualmente procedure difficili. I confini inesplorati sono ancora tanti, ma si ha la certezza che AR e VR saranno sfruttate al massimo.

In futuro, come sempre, gli insegnanti umani saranno fondamentali per l’apprendimento, ma la Intelligenza Artificiale potrebbe svolgere un prezioso ruolo di supporto. Oggi utilizziamo l’intelligenza artificiale in modi semplici: ad esempio, con chatbot programmati per rispondere a semplici domande. Nel mondo di domani, il modo in cui utilizziamo l’intelligenza artificiale sarà probabilmente più sottile e complesso. Ad esempio, se i computer possono conoscere le esigenze e gli stili di apprendimento dei singoli studenti, saranno in grado di generare un curriculum personalizzato e adattato al profilo di ogni studente. L’intelligenza artificiale potrebbe persino fare cose intelligenti come suggerire miglioramenti ai contenuti del corso, sulla base dei dati che raccoglie dalle prestazioni effettive degli studenti.  

Infine, un grande cambiamento durante la pandemia di coronavirus è stata l’adozione diffusa di sistemi di apprendimento online come Google Classroom e Microsoft Teams per l’istruzione a casa. Questi sistemi di gestione dell’apprendimento hanno il potenziale per rendere la vita più facile sia agli insegnanti che agli studenti ed è probabile che saranno molto presenti nel futuro dell’eLearning. Il ruolo dell’insegnante di dover riuscire a seguire tutti i propri studenti potrebbe in molti casi essere automatizzata utilizzando un i sistemi di apprendimento e la tecnologia utilizzata potrebbe persino migliorare la qualità della valutazione. Ad esempio, gli educatori saranno in grado di accedere facilmente a modelli e tendenze nelle prestazioni degli alunni che altrimenti non sarebbero stati individuati ed adattare di conseguenza il loro insegnamento. Nel frattempo, gli studenti trarranno vantaggio dall’avere un archivio di tutto il loro apprendimento disponibile in un unico posto, comprese le registrazioni delle lezioni dal vivo, in modo che possano attingere a esso ogni volta che ne hanno bisogno.

Conclusioni

CONCLUSIONI

La tecnologia ha avuto un impatto su quasi ogni aspetto della vita di oggi e l’istruzione non fa eccezione. La tecnologia ha cambiato profondamente l’istruzione. Oggi, enormi quantità di informazioni (libri, audio, immagini, video) sono disponibili a portata di mano attraverso Internet e l’accesso alle opportunità di apprendimento oggi ha una portata senza precedenti grazie alla tecnologia.

Anche le opportunità di comunicazione e collaborazione sono state ampliate dalla tecnologia. Tradizionalmente, le aule sono state relativamente isolate e la collaborazione è stata limitata ad altri studenti nella stessa classe. Oggi la tecnologia consente forme di comunicazione e collaborazione impensate in passato. Gli studenti possono condividere ciò che stanno imparando con gli studenti di altre classi in altri stati che stanno monitorando lo stesso contenuto. Gli studenti possono collaborare a progetti di gruppo utilizzando strumenti basati sulla tecnologia come wiki e documenti Google.

La tecnologia ha anche iniziato a cambiare i ruoli di insegnanti e studenti. Nella classe tradizionale, l’insegnante è la fonte primaria di informazioni e gli studenti la ricevono passivamente tutte le informazioni che ricevono. A causa dell’accesso alle informazioni e alle opportunità educative che la tecnologia ha consentito, in molte aule oggi vediamo il ruolo dell’insegnante spostarsi verso la “guida a lato” poiché gli studenti si assumono maggiori responsabilità per il proprio apprendimento utilizzando la tecnologia per raccogliere informazioni rilevanti. Scuole e università in tutto il mondo stanno iniziando a ridisegnare gli spazi di apprendimento per consentire questo nuovo modello di istruzione, per promuovere una maggiore interazione e lavoro in piccoli gruppi e utilizzare la tecnologia come fattore abilitante.

La tecnologia è uno strumento potente che può supportare e trasformare l’istruzione in molti modi, dal rendere più facile per gli insegnanti la creazione di materiali didattici all’abilitare nuovi modi per le persone di apprendere e lavorare insieme. Con la portata mondiale di Internet e l’ubiquità di dispositivi intelligenti che possono connettersi ad esso, sta nascendo una nuova era dell’istruzione in qualsiasi momento e luogo. Spetterà ai progettisti didattici e alle tecnologie educative sfruttare al meglio le opportunità fornite dalla tecnologia per cambiare l’istruzione in modo che un’istruzione efficace ed efficiente sia disponibile per tutti, ovunque.

Tutti i programmi che supportano la didattica a distanza sono essenziali, a maggior ragione se vengono integrati con servizi ed app che molti usano già come quelle di Google. Per il futuro sarà fondamentale far diventare essenziali questi strumenti anche in condizioni normali, senza una pandemia, perché sono utili a migliorare una didattica e una scuola troppo aggrappate alle tecniche del passato. Allo stesso modo importante saper tutelare tutte le parti che compongo il mondo dell’istruzione e fare in modo che questi strumenti non diventino discriminatori.
Infatti, non tutti hanno la possibilità di accedere a questi strumenti facilmente o a potersi affidare a connessioni veloci che permettono di utilizzarli e non tutti sono in grado di capire e sfruttare al meglio tutte le operazioni possibili. L’obiettivo dovrà dunque essere quello di uguale accesso e utilizzo a tutti e questo obiettivo sarà fondamentale affinché un modello di didattica online funzioni correttamente e sia sostenibile anche in un futuro. Non basta avere i migliori strumenti e le migliori piattaforme se queste non possono essere utilizzate al meglio da tutti. E questo, in un mondo fondamentale come quello dell’educazione e della scuola non bisogna mai dimenticarlo.

FONTI

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